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Il colosso di Seattle, da anni padrone del mercato online, ha sfornato “Amazon go”, l’ennesima novità che stravolgerà, ancora una volta, il modo di fare acquisti.

Con quest’ultima novità Amazon punta in alto: l’obiettivo è abbattere le barriere fisiche e digitali che separano il mercato online con quello reale unendo, nel vero senso della parola, i due mondi con delle particolarità: entri, prendi ed esci; ovviamente si paga, ma è proprio qui che Amazon ci ha messo lo zampino.

Cos’è Amazon go

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Da questa settimana ha aperto a Seattle il primo Amazon go Shop; un vero e proprio supermercato, all’apparenza tradizionale, che integra tutte le conosciute tecnologie di Amazon più alcune inedite che rendono questo supermercato “Amaz-ing”.

Come in un tradizionale supermercato si accede tramite dei tornelli, con la differenza che per accedervi bisogna utilizzare la personalissima app Amazon go, che riconoscerà immediatamente il nostro profilo e il nostro conto.

La filosofia è semplice e lo è anche la pratica dal lato cliente.

Una volta entrati nel supermercato, superati i tornelli tramite l’app Amazon go, si può cominciare a fare la spesa semplicemente prendendo tutto quello che ci piace e uscendo.

Non sentitevi dei ladri: Amazon go sa esattamente cosa avete preso e cosa avete posato e, nel momento in cui varcate di nuovo i tornelli in uscita, vi addebita il totale!

Un passo davvero da gigante che marca ancor più la linea che separa Amazon dagli altri e-commerce generici come Ebay.

Come funziona

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Amazon go è assolutamente un’innovazione anche da vedere: è super tecnologico anche se all’apparenza tradizionale. Ovviamente dietro si nasconde uno sviluppo tecnologico enorme, fatto di algoritmi dinamici, migliaia di sensori dedicati, prodotti connessi direttamente alle app e tanto altro ancora non svelato; insomma uno sforzo tecnologico unico.

Grazie a questa tecnologia Amazon go conosce ogni spostamento di ogni cliente all’interno del suo negozio, capisce se prendete o posate un prodotto tramite sensori dedicati e, tramite fotocellule altamente avanzate, riesce ad individuare i prodotti in uscita anche se conservati in borse o buste.

 

Amazon go come Amazon online?

Ci sono domande che però iniziano a frullare nella testa di molti: Amazon go si comporterà come Amazon online?
La domanda è d’obbligo perché, come tutti sanno, il sistema di tracciamento cookie dello store online è pressochè perfetto, riuscendo ad individuare i carrelli abbandonati, le nostre preferenze e quindi rielaborando offerte e riproponendo i prodotti tramite tecniche di remarketing in display e tramite newsletter.

Se Amazon go dovesse, tramite la tecnologia appena spiegata, memorizzare tutti i nostri movimenti, potrebbe ricordare anche le nostre preferenze, i prodotti “abbandonati”, andando poi a riproporli online.

Ancora non si sa se effettivamente il sistema sia completamente integrato con la tecnologia online, ma sicuramente sappiamo che l’idea ad Amazon non dispiaccia e che, prima o poi, proveranno a rendere l’esperienza ancora più unica.

Si è conclusa, con un grande successo di pubblico, l’edizione 2016 di Gustus, che rappresenta da 3 anni l’unica fiera di riferimento nell’ambito agroalimentare del Centro Sud, riconosciuta ufficialmente dal Ministero delle Politiche Agricole.

In questa edizione, a cui Estensa ha partecipato con il convegno “INTERNAZIONALIZZAZIONE DIGITALE: come vendere online nei mercati esteri”, è emerso il bisogno da parte delle aziende agroalimentari italiane di essere presenti nei mercati internazionali tramite le nuove tecnologie digitali, per espandere letteralmente il proprio business verso l’estero.

Infatti, l’eccellente settore agroalimentare in Italia, fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo, è uno dei settori che, specialmente dopo l’Expo 2015, richiede un’attenzione particolare. E’ fondamentale un’ottima conoscenza su come gestire i propri servizi digitali nei paesi esteri, poiché si tratta di un mercato particolarmente competitivo e soggetto a manipolazioni da parte di business che sfruttano il brand del food Made in Italy.

Sono stati proprio i modus operandi che le aziende devono adottare a livello internazionale i protagonisti del convegno organizzato da Estensa “INTERNAZIONALIZZAZIONE DIGITALE: come vendere on line nei mercati esteri”, guidato da Gennaro Guida (Ceo & Managing director di Estensa), Mariya Zakhryalova (Chief Marketing Office) di Estensa e Mario Coppola (E-Commerce Manager della startup Interdigitale). Nel convegno sono state illustrate le tecniche giuste per assicurarsi un posto sullo scenario digitale internazionale.
Vediamo di seguito quali sono stati i temi trattati durante il convegno:

Dominio localizzato

Registrare un dominio localizzato, sopratutto in paesi con alfabeti non latini, è il primo passo fondamentale per entrare in un mercato internazionale digitale. Facendo ciò, sarà più facile per l’utente trovare il sito, la brand awareness del proprio marchio risulterà rafforzata e ci si potrà difendere da eventuali tentativi di cybersquatting.

Per localizzare un dominio, si possono seguire tre strade: si può optare per la creazione di domini assoluti o suffissi di domini (miodominio.com verrà arricchito da miodomionio.uk, miodominio.de e così via); si possono creare sottodomini o domini di terzo livello (miodominio.com avrà come sottodomini de.miodominio.com e uk.miodominio.com); e infine si possono creare cartelle o directories sul proprio sito che contengono le localizzazioni (miodominio.com/uk, miodominio.com/de). Qualunque sia la scelta, bisogna tenere bene a mente che si tratta di localizzazione e non di mera e semplice traduzione.

Web Marketing Internazionale

Anche la SEO e la Keyword Advertising necessitano infatti una cura particolare che non può essere lasciata al caso o al traduttore di Google. Fare SEO Internazionale è ancora più fondamentale di quanto lo sia nel proprio paese d’origine, dato che il vero Made in Italy all’estero è spesso minacciato da siti e compagnie che se ne appropriano e lo usano indiscriminatamente.

Diversifica la tua presenza online con la SEO, i contenuti di valore, i social network, l’email marketing e tutto ciò che puoi usare per farti notare all’estero. Fai in modo che la gente non cerchi più solo le parole chiave relative ai tuoi prodotti, ma piuttosto il nome dei tuoi prodotti/servizi. Per fare ciò, campagne pay per click, social media e i vari strumenti a supporto ad attività del genere devono essere ben studiati in relazione al tuo mercato da soggetti competenti.

Case Study: Medeaterranean.it

Questo percorso è stato intrapreso, con Estensa come web partner, dalla startup Medeaterranean.it. Claudio Menna e Alessandro Stanzione, founders di “Medeaterranean.it” Italian food philosophy, hanno raccontato nel convengo la propria esperienza e come, insieme ad Estensa, siano riusciti a veicolare insieme ai prodotti il concetto stesso di corretta alimentazione come filosofia di vita all’estero. Con le giuste competenze, sono riusciti ad esportare il meglio dell’Italia nel mondo.

Se vuoi approfondire questi concetti o sei interessato a iniziare un percorso di internazionalizzazione digitale saremo felici di ascoltare le tue idee e a lavorare insieme per renderle concrete. Contattaci!

Google è in continuo rinnovamento, e anche questo mese ci propone due nuovi aggiornamenti che renderanno la nostra ricerca ancora più veloce ed interessante.
Scopriamo di cosa si tratta!

Aggiornamenti di Google

google maps

Google Maps – Per chi ha effettuato il download di aggiornamento a iOS 10 dell’App maps, sarà possibile ottenere una più dettagliata descrizione dei luoghi. Non ci saranno solo le foto della strada o della struttura che stiamo cercando ma anche le opinioni sui servizi pubblici ad essi connessi. Google Maps è sempre più improntata a diventare una sorta di guida turistica social, dove oltre alle informazioni riguardanti le strade sarà possibile avere maggiori dettagli riguardanti le caratteristiche ambientali e i comfort. Viaggiare non è mai stato così semplice!

 

 

 

Selettore colori – Siamo degli amanti della grafica o semplicemente ci divertiamo a sperimentare il nostro interesse per il design? Una novità di Google è il “selettore colori”. im go 3

In pratica offre la possibilità di ottenere facilmente il codice esadecimale, quello RGB e altri tipi di codifiche che ci interessa inserire nell’HTML di un sito o all’interno di un programma di grafica senza cercarlo tra le mille varianti.
Si tratta di un piccolo rinnovamento utile principalmente per designer ed artisti , ma non è escluso che possa interessare anche ad altre figure che si occupano di web marketing. Questa funzione è facilmente accessibile sia dai dispositivi mobili che dal computer.

Comandi vocali di Google implementati (Ok Google)– Google diventa la nostra guida quotidiana, ci aiuta e ci dà suggerimenti non solo in merito al traffico, ma anche riguardo ad altre informazioni come: il meteo, l’hotel più vicino e il calendario degli appuntamenti quotidiani. 

In Particolare l’applicazione Ok Google ci permette di utilizzare la funzione vocale di Google Now. Si tratta di un vero e proprio assistente vocale che semplifica la vita di coloro che usufruiscono di questa funzione. Quello che bisogna fare per attivare il comando vocale è semplicemente pronunciare le due parole “OK Google” e iniziare la conversazione.

google comandiCon Ok Google puoi:

  1. Controllare i dispositivi – possiamo chiedere a Google di aprire un sito, un’applicazione in particolare, di registrare un video, di aprire Bluetooth o la rete Wfi
  2. Productivity – rivolgiamo domande o impostiamo dei programmi, come:  regolare la sveglia alle ore 6.00, farci riassumere gli impegni della settimana o della giornata, inviare una mail per raggruppare le note da ricordare,.
  3. Comunicazione – Google ci può mostrare sotto nostra specifica richiesta: gli ultimi messaggi che non abbiamo letto, di chiamare una persona in particolare, scrivere un messaggio, postare un link, un’immagine o una descrizione sui vari social.
  4. Informazioni di navigazione – Possiamo chiedere di trovare il ristorante che cerchiamo, di mostrarci il menù di un locale nel quale stiamo andando, di riassumere tutte le informazioni in merito alle attrazioni nei pressi del luogo in cui ci troviamo, di darci i dettagli del volo che abbiamo acquistato.
  5. Intrattenimento – Possiamo chiedere di mostrarci i prossimi film in uscita al cinema, di indicarci il titolo della canzone appena ascoltata, di indicarci una stazione radio in particolare.
  6. Informazioni sportive – Google ci darà gli ultimi risultati di una partita, o ci dirà quando avviene il prossimo avvenimento sportivo di nostro interesse.

Il nostro tempo libero sarà molto più facile da gestire!

Non molti sanno che Google effettua, ogni anno, circa 500 aggiornamenti del suo Algoritmo.
Da circa due settimane è toccato all’algoritmo Penguin, che si è aggiornato alla versione 4.0.
Per chi non lo sapesse, Penguin gioca un ruolo fondamentale per la SEO, analizza continuamente i Link all’interno dei contenuti di siti e pagine web, cercando di “scovare” tutte le pratiche scorrette, volte a spingere il posizionamento per raggiungere la tanto desiderata prima pagina.
La necessità di visibilità ha fatto sì che la SEO diventasse una pratica molto concorrenziale, spesso a discapito della qualità dei contenuti, rendendo la scalata alla prima pagina una battaglia molte volte persa, che spesso porta, chi milita nelle zone arretrate della SERP, ad abbandonare il desiderio di un posizionamento ottimale.
Il fenomeno del webspam, per quanto riguarda Penguin, si traduce in una tipica pratica scorretta: l’acquisto di link.
Conosciuto ormai da tempo, sia dagli utenti, sia da Google; ora, grazie all’ultimo aggiornamento, l’acquisto di link verrà ancora più controllato e penalizzato.

penguin png

Che cambiamenti ha apportato l’aggiornamento di Penguin?

Penguin grazie all’aggiornamento dell’algoritmo, ora lavora su due nuovi “livelli” : Real Time e in modo Granulare.
Ma cosa significa?
Lavorando in Real Time aggiornerà la sua lista, eliminando le pagine create “ad hoc” per forzare il posizionamento, nel momento stesso dell’identificazione
Penguin è adesso Granulare: si baserà sulla singola segnalazione, andando a penalizzare la pagina interessata anziché l’intero sito.
L’aggiornamento porterà i siti e i blogger a una più attenta valutazione nell’inserimento di un link, facendo maggior attenzione alla pertinenza e pensandoci dieci volte prima di concedersi alla vendita di link nei propri contenuti.

Noi, che amiamo le “buone pratiche”, invitiamo tutti ad aggiornarsi e ad essere, perché no, più Human Friendly!

 

Instagram è uno dei social che curate di più per promuovere la vostra attività?

Se la risposta è sì, sicuramente avrete a che fare con i commenti delle persone che interagiscono con il vostro account. Può capitare che i commenti siano negativi, o che qualche vostro follower, per farsi conoscere, lasci continuamente opinioni sotto le vostre foto.
A volte possono essere composte da parole offensive, o comunque poco piacevoli.
Se reputate che per il vostro business, i frequenti commenti e non sempre positivi, possano essere un limite o comunque possano rappresentare un problema doverli gestire, ecco la soluzione che fa per voi.

instagram blocca i commenti

 

Commenti bloccati su Instagram: come si fa?

Se avete praticità con Instagram, saprete sicuramente come fare per impostare questo filtro.
Andate su Impostazioni e cliccate su Commenti.
Scegliete le parole chiave che desiderate bloccare (una lista di parole che non possono comparire sotto le vostre foto, o sotto i vostri contenuti); il filtro è regolato su una possibile black list in lingua inglese, ma potete impostarlo anche su altre lingue: la lista può essere arricchita da una molteplicità di parole.

Instagram blocca i commenti composti anche da emoticon offensive, hashtag non graditi, o anche intere frasi che non vi aggradano.

 instagram blocca i commenti

Il vantaggio è che con questo filtro tutte le parole che reputate fastidiose, anche quelle appartenenti ai vecchi posti, sono individuate ed eliminate.

Attenzione, il blocco non è assoluto: tenendo presente che al di là di questa opzione restrittiva potete cancellare un commento che non vi piace in ogni momento, questo tipo di filtro agisce sulla visibilità del contenuto.

La parola tabù sarà visibile al suo autore e ai suoi follower e ovviamente al proprietario dell’account.

In pratica un troll o cyberbullo con molto seguito, non otterrà più una grande visibilità semplicemente facendo spam sotto la foto della persona che segue.

Amanti di Instagram state tranquilli, i vostri contenuti sono ancora più protetti ora!

Ricordate le ultime indicazioni di Google sull’importanza di avere un sito navigabile nel modo migliore possibile dai dispositivi mobile?

Nell’aprile del 2015 oltre a parlare di “cookie policy” e dell’impatto che poteva avere sugli aspetti legali relativi al web Italiano, teneva banco anche la questione “mobilegeddon”.

Google comunicò che avrebbe preferito nei risultati di ricerca i siti con versione mobile: l’utente traeva maggiore vantaggio nella navigazione grazie a tempi di caricamento ridotti delle pagine e alla facilità nel reperire informazioni.

Ogni aggiornamento di Google pone l’attenzione quasi esclusivamente a migliorare l’esperienza dell’utente, da qui l’ultima indicazione rilasciata nelle istruzioni per webmaster, dove si evidenzia l’importanza di avere un protocollo di crittografia HTTPS.

Se possibile, proteggi le connessioni del sito con il protocollo HTTPS. La crittografia delle interazioni tra l’utente e il sito web è una buona prassi di comunicazione sul Web.

La frase appena riportata indica come il protocollo di sicurezza rientri ufficialmente nei fattori portanti della realizzazione di un sito web di qualità.

Perché è così importante l’HTTPS?  

Google pone l’utente al centro di tutto, e quindi anche la sicurezza delle informazioni che fornisce ai diversi portali vanno protette.

Con lo sviluppo degli e-commerce, garantire sicurezza per le transazioni è scontato, ma vanno protette anche le informazioni relative alle conversazioni. Per capire l’importanza della crittografia pensiamo ai momenti in cui siamo online e acquistiamo un prodotto: ci sono più fasi in cui vengono trattati in nostri dati, dal tracciamento della navigazione sulle pagine web, alla registrazione di un account, dalla sottoscrizione alla newsletter, al momento in cui vengono forniti i dati della propria carta di credito. Riuscire a garantire questo tipo di informazioni deve essere l’aspetto portante di un progetto web.

Se vuoi ricevere informazioni su come aggiornare il tuo sito web e istallare un certificato di sicurezza, scrivici a : info @estensa.it

Il Web Marketing Festival è stata un’ottima occasione di aggiornamento, formazione e confronto per la nostra agenzia.

Si tratta di un evento dedicato al Web Marketing Italiano che da due anni si svolge presso il Palacongressi di Rimini; un momento d’importante formazione, comunicazione ed innovazione per tutti coloro che hanno deciso di parteciparvi attivamente.

Il programma del Festival è stato organizzato secondo un’ottica molto dettagliata, pensata proprio per chi desiderava approfondire e allo stesso tempo informarsi riguardo le tematiche del Web Marketing. Evento utile sia per i neofiti, che per i professionisti del settore.

La nostra agenzia ha seguito tutto il programma del Web Marketing Festival con passione e curiosità, dai momenti di studio a quelli d’intrattenimento; gli speech che abbiamo però ritenuto più utili ed interessanti sono i seguenti:

SALA ADWORDS

 

Speech di Chiara Francesca StortiNo API? No problem! Excel e Adwords Editor per il tuo e-commerce

L’intervento di Francesca Chiara Storti è stato molto prezioso per chi ha deciso di seguirlo, in special modo è stato molto utile per coloro che usano fare campagne di advertising quotidianamente. Potenzialmente con Google AdWords è possibile migliorare la qualità del traffico al sito, aumentando notevolmente i tassi di conversione; comprendere come aumentare i profitti del proprio e-commerce, migliorando la qualità dell’investimento pubblicitario è molto importante.
La relatrice ha mostrato come con la determinazione e un po’ di cervello, possono far superare un problema che al primo impatto sembra impossibile: creare e gestire le numerose campagne senza flussi XML e utilizzo delle API.
Utilizzando le funzioni di fogli Excel e Adwords Editor è possibile aggiornare in tempo reale un account con le campagne per migliaia di prodotti di un e-commerce internazionale.

SALA WEB ANALYTICS

Speech di Enrico PavanCRO Hacking: come utilizzare i dati per vendere di più

Per ogni social media manager l’analisi dei dati e quella dei tassi di conversione sono punti di partenza fondamentali per impostare ogni tipo di comunicazione sui social: avere degli strumenti che permettano di avere una panoramica generale delle azioni intraprese dagli utenti sui siti su cui atterrano, a partire dai social, ci offre un punto di vista privilegiato per studiare i loro comportamenti, i loro gusti, le loro aspettative ed offrire loro un’esperienza assolutamente positiva, che soddisfi i bisogni e li aiuti a raggiungere i loro obiettivi, presupposto imprescindibile perché anche noi marketers possiamo raggiungere i nostri.

SALA SOCIAL ADVERTISING

Speech di Andrea AlbaneseSocial Media ADV: la creatività per migliorare i risultati della campagna ADV
Nel corso dell’intervento il relatore ha analizzato alcune campagne social particolarmente creative che hanno avuto una grande distribuzione grazie alla presenza di elementi chiave appositamente studiati. È stato interessante notare come la creatività possa essere uno strumento potentissimo per la diffusione virale di contenuti e come, di volta in volta ed in base agli obiettivi che si hanno, possano essere utilizzati elementi come video, immagini, contenuti sociali e azioni di real-time marketing per raggiungere risultati di altissimo livello, a prescindere dagli investimenti pubblicitari effettuati.

SALA SEO

Speech di Michele BaldoniMamma ho perso il traffico! Ho “solo” messo online il nuovo restyling del sito

L’intervento di Michele Baldoni ha toccato uno degli argomenti più delicati nell’ambito SEO: dalla scelta del tema, alla ristrutturazione dei contenuti e strumenti utili per evitare la perdita di traffico. Solitamente si tende a trattare questa tematica con superficialità, ma in realtà è molto importante comprendere come queste azioni incidano notevolmente nel successo di un progetto web.

SALA VIDEO MARKETING

Speech de I LicaoniIl cinema dell’era digitale: dalla produzione alla promozione

L’intervento de “I Licaoni” è stato utile per tutti coloro che hanno la passione per il cinema indipendente e vogliono diventare registi di cortometraggi o di web series, sperando di aiutarsi con i mezzi più economici rispetto a quelli tradizionali, decisamente più costosi.
Cosa occorre oggi per produrre un film di buona qualità? Servono idee chiare, una dettagliata conoscenza del mezzo e un’organizzazione ferrea. L’aspetto più duro da curare è proprio la distribuzione, l’offerta oggi è maggiore rispetto alla domanda, ecco perché è necessario realizzare delle chiare e mirate strategie di marketing.

Il celebre social network che in questi anni ha cambiato le nostre vite si rinnova continuamente, e migliora la nostra esperienza di utenti virtuali. Sicuramente avrete immediatamente compreso che parliamo di Facebook; le novità principali sono due: la possibilità di scattare le foto a 360°, e i post “usa e getta” in stile Snapchat.

Foto a 360° per Facebook

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L’operazione è simile a quella della pubblicazione delle foto classiche su Facebook con l’unica differenza che ora la condividerete con la possibilità di “navigarla” a 360 gradi, allo stesso modo in cui si possono esplorare i video.

Quali sono i dispositivi compatibili con questa nuova funzione?

  • iPhone 4S e successivi
  • iPad mini 2, 3, 4
  • iPad Air e iPad Air 2
  • iPad Pro
  • Samsung Galaxy S7, S6, S5
  • Samsung Galaxy Note 4 e Note 5

Le macchine fotografiche compatibili con i formati Facebook sono: ricoh Theta, LG 360 CAM e Gear 360. L’esteta che c’è in ognuno di noi sarà libero di pubblicare contenuti condividendo la “reale visione” di un panorama mozzafiato, o di un tramonto emozionante; la foto a 360° si riconoscerà grazie ad un simbolo di bussola che comparirà accanto alla foto, e vi indicherà che si tratta di un formato digitale da esplorare in modo differente. Si parla di una nuova esperienza social: tutti coloro che sono amanti della fotografia e che vogliono condividere la loro visione del mondo ora potranno farlo in un’ottica completamente diversa; sarà un po’ come vivere l’adrenalina di uno spettacolo che riempirà gli occhi di chi lo guarda. 

Post di Facebook in stile Snapchat

sna faAvete la passione di condividere i vostri pensieri e le vostre foto su Facebook, ma non amate l’idea che i contenuti restino in memoria sulla vostra bacheca? Ora è possibile pubblicare dei contenuti che nelle 24h, dal momento della condivisione, saranno eliminati dalla Home in pieno stile Snapchat; non ci sarà possibilità di vederli a meno che non venga fatto uno screenshot del post o che non si decida di pubblicare quegli stessi contenuti sulla propria bacheca.

Questo tipo di funzione incoraggia gli utenti a postare contenuti in estemporanea senza preoccuparsi che ne resti traccia in un futuro.

La tua passione per lo storytelling ti fa passare gran parte delle tue giornate a scrivere, creare ed editare sui social contenuti creativi?

Adobe spark è la web app che fa per te! Vediamo in cosa consiste e come usarla.
Lo scopo di Adobe Spark è quello di facilitare la creazione dei contenuti in modo semplice ed efficiente; è un programma dedicato alle piccole imprese e ai blogger che svolgono questa l’attività di storytelling quotidianamente, ma anche a coloro che si divertono a creare post virali da condividere sui propri profili social.
Hai un’idea creativa e la vuoi realizzare immediatamente? Con Adobe Spark puoi, e difatti la scelta del nome del programma non è casuale; il termine inglese spark vuol dire scintilla, da qui l’idea di “far prendere fuoco” la propria idea.
Questo programma è pensato anche per chi non ha esperienza di grafica ma vuole lo stesso cimentarsi nella creazioni di contenuti di visual storytelling.
Adobe spark è sia un web app che aiuta nella creazione di post per i social, sia una suite di tre app per iOS; parliamo di tre possibilità di creazione: spark post spark page spark video. In un certo senso si cerca di ordinare l’esigenza creative delle persone, che oggi come oggi hanno la necessità di liberare il loro estro artistico.

Un’idea di Adobe Spark

Create il vostro profilo su Adobe Spark, e cominciate a sperimentare! In base alla vostra idea e al dispositivo dal quale lavorate, scegliete il tipo di azione creativa che intendete realizzare:

 

 

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Spark post se desideri creare un post da condividere sui social
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Spark page se la tua aspirazione è quella di creare delle storie per il web

 

 

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Spark Video se volete creare video animati per il web

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Non vi resta che mettervi alla prova, ora potete!

Da qualche giorno il noto social network per la condivisione di foto (ed ora anche video) ha cambiato faccia e interfaccia. Insieme ad esso sono stati modificati anche quelli dei suoi “fratelli” Hyperlapse, Layout e Boomerang. Dopo 5 anni di utilizzo del logo ritraente la vecchia macchina fotografica polaroid con la striscia arcobaleno questo cambiamento non ha potuto non generare dei commenti nella comunità degli user che, a dire il vero, non hanno gradito, per la maggior parte, questa modifica. E’ vero che per adattarsi basta poco, ma è anche vero che il design dell’icona rappresenta una faccenda di primaria importanza all’interno di un’azienda, dal momento che innesca quei meccanismi di riconoscimento istintivo nell’utente, che così memorizza meglio il simbolo in questione e gli associa, inconsapevolmente, una sensazione di “sicurezza”, nel senso di “garanzia di qualità”. Se quindi Instagram ha optato per una modifica ad un elemento così suscettibile, vorrà dire che avrà avuto le sue buone ragioni. Vediamole.

Le risposte di Ian Spalter, head of design di Instagram

Questi, in un commento su Medium , ha chiarito bene le motivazioni profonde della decisione in questione, individuate dall’ascolto delle conversazioni in rete. Spalter ha illustrato che un gruppo all’interno dell’azienda si è cominciato a porre il problema di come creare un look che rappresentasse passato, presente e futuro. Già, perché il punto, spiega sempre l’esponente, è che il vecchio logo non era più adatto alle nuove tendenze estetiche degli utenti. Se infatti, agli albori, la funzione più utilizzata di Instagram era quella di usare i diversi tipi di filtri per rendere più accattivanti e attraenti le foto di oggetti o panorami altrimenti un po’ asettici, oggi la musica è invece cambiata. Il logo precedente aveva proprio la finalità di ammantare i contenuti di quel tono un po’ rétrò, vintage, e quindi l’immagine stilizzata della polaroid disegnata nei particolari, tridimensionale e color crema e nocciola era molto calzante.

Il nuovo trend

Google e Facebook hanno capito per primi che oramai internet e le applicazioni in generale sono sempre più consultate da dispositivi mobile che, logicamente, possiedono molti meno pixel rispetto ad un PC normale. Iconicamente parlando si è venuta a delineare quindi una tendenza ad appiattire, a rendere meno profondi i disegni, a rimuovere il più possibile i dettagli, arricchendo dall’altra parte la gamma di colori utilizzata. Dopo aver fatto un esperimento in cui si chiedeva ai dipendenti dell’azienda di disegnare il logo in 5-10 secondi, si sono accorti che il minimo comune denominatore erano l’arcobaleno, la lente e il mirino: si è di conseguenza deciso di ridurre tutto a questi tre, mnemonici elementi. Il design del logo e anche l’interfaccia dell’app sono quindi stati saturati a livello cromatico, conferendo più calore, più vigore e dinamismo. Anche per quanto concerne l’interfaccia essa è stata alterata, come accennato in precedenza. Così come per il logo, si è deciso di modificare il tutto a vantaggio della semplicità e dell’essenzialità (ecco perché il layout in bianco e nero) proprio per far risaltare il colore (e il calore) dei contenuti postati dagli utenti. Concludendo, e aggiungendo un po’ di farina nostra alle dichiarazioni del portavoce menzionato, c’è comunque da dire che un passo di tale portata, a livello di marketing, può essere intrapreso solo da compagnie che sono già al top, che non si preoccupano di far “disaffezionare” gli utenti cambiando l’icona e che quindi non hanno bisogno di confermare, con ulteriori garanzie, la qualità del loro servizio.
Instagram è senza dubbio una di queste!