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Sempre più Comuni in Italia hanno deciso di arricchire la propria offerta turistica taggando con i Qr Code strade, musei, monumenti.

A Venezia è attivo un progetto pilota con i codici posizionati su lampioni ed insegne, un sentiero digitale che accompagna il visitatore

alla scoperta della laguna.
A Torino, il museo egizio, quello del cinema, Palazzo Madama, piazza Castello, e altri luoghi di interesse sono dotati di Qr Code colorati.
Da marzo, Montepulciano, ha taggato 12 luoghi di interesse risorgimentale.
Già nel 2008, a Barga, viene sviluppato il progetto iBarga, che, sfruttando la tecnologia dei Qr Code, ha individuato 75 punti di interesse turistico, chiese, palazzi storici, piazze, ristoranti e anche alcuni alberi secolari, con descrizioni in 10 lingue, compresi arabo e cinese.
Pontinia, nel 2010, ha deciso di integrare le classiche tabelle informative dei monumenti con

, così come Tarquinia, Lecce e Benevento. 

green marketingIl green marketing è stato utilizzato in passato da molte organizzazioni per ripulire la facciata del proprio brand, ma oggi è una strategia altamente competitiva, che offre risultati nel medio e lungo termine.

Dire di essere attenti ai temi ecosostenibili, facendo così anche qualcosa di buono per l’ambiente, non basta più per spingere le persone ad acquistare i propri prodotti.

Gli utenti reperiscono informazioni ovunque e sanno bene chi è realmente attivo su questo fronte e chi semplicemente promette di esserlo.

Un’azienda che decide di addottare una strategia di green marketing per il marketing aziendale, deve saper comunicare la propria differenza in modo responsabile e proattivo tanto off line quanto on line.

Deve agire nello scenario nel quale opera trovando soluzioni dal basso impatto ambientale, riuscendo a coinvolgere gli utenti interessati.

Di seguito, bisogna cercare il consenso sul web ed essere pronti ad ascoltare attraverso i propri canali social, quello che i propri clienti propongono.

Solo in questo modo si può creare  la propria  identità “verde” e nel lungo periodo far crescere la propria reputazione aziendale, facendo realmente la differenza.

Far parlare di se non presuppone necessariamente dover destinare budget ingenti alla pubblicità o al marketing, ma saper “seminare” in modo intelligente notizie, curiosità e conversazioni.

Seeding Marketing diventa la risposta online all’esigenza di diffondere contenuti interessanti e promuovere, direttamente o indirettamente, se stessi, il proprio brand, i propri prodotti e/o servizi, presso un target ben identificato e fortemente motivato a generare altri contenuti pertinenti e coerenti.

Non solo blog, ma anche i Social Media bene si prestano alla diffusione di contenuti dei quali gli utenti possono scrivere.

Si intuisce quindi la centralità del target, che diventa importante e, in questa ottica, principale veicolo della comunicazione.

Per sviluppare una strategia di Seeding Marketing efficace bisogna quindi individuare il target o la community da aggredire; proporre contenuti pertinenti, interessanti, stimolanti , in linea con le conversazioni generate dal target di riferimento e, non meno importante, controllarne costantemente le conversazioni.

Se dopo aver visitato il sito di un noto distributore di articoli sportivi notate che l’annuncio o il banner di tale distributore appare  ovunque sul web, mentre leggete la vostra mail o cercate la ricetta del vostro dolce preferito…. bhe non è magia, ne coincidenza, ma solo Remarketing!

Il Remarketing è la nuova tecnologia lanciata da Google Adwords per indurre l’utente che ha già visitato il vostro sito a superare l’indecisione iniziale e ad effettuare l’azione da voi prestabilita.

L’utente che ha già visitato il sito, infatti, è certamente più interessato al vostro prodotto o servizio rispetto agli altri utenti; ed è a questo che bisogna  rivolgere una comunicazione mirata, un messaggio promozionale personalizzato, per raggiungere l’obiettivo di vendita o registrazione prestabilito.

Anche l’obiezione di chi sostiene che mostrare il medesimo messaggio più volte ad un utente possa essere fastidioso è superata, in quanto per una campagna Remarketing si prevede una durata limitata nel tempo.

Tale tecnologia offre grandi vantaggi agli inserzionisti in quanto prevede la possibilità di rivolgersi ad un pubblico altamente targettizzato e di poter, inoltre, abbreviare il processo decisionale dell’utente.

La sempre maggiore diffusione di smartphone e tablets parallelamente con la necessità di reperire informazioni complete nel minor tempo possibile ha portato ad una crescita esponenziale della ricerca da parte degli utenti di contenuti via mobile.

Da una indagine condotta da dacomScore e dalla Local Search Association è emerso infatti che il 22% dei proprietari di uno smatphone negli Stati Uniti  effettua ricerche online.  Lo scorso anno la stessa indagine aveva rilevato una percentuale pari al 16%.

Gli utenti si rivolgono all’internet mobile principalmente per reperire informazioni riguardo previsioni meteo, news, mappe stradali, ma un significativo aumento si rileva per le ricerche di informazioni sui ristoranti e online store.

Da questi dati nascono nuove opportunità per il marketing con particolare riferimento a Search Engine Marketing e alla tecnologia click to call.

L’implementazione di tale tecnologia, non solo per gli annunci sponsorizzati, ma anche sul sito web, permette di rendere più immediato il contatto tra visitatore ed azienda rispetto al tradizionale form di contatto o l’e-mail.

Il contatto diretto con il cliente offre nuove opportunità di business alle aziende per proporre nuovi prodotti o servizi attraverso azioni mirate di up selling e cross selling, per personalizzare le offerte in base alle esigenze del cliente o semplicemente per avere più efficienza nella gestione e puntuale controllo del ROI.