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BMT Napoli Training giunge alla 3° edizione. Organizzato da Estensa in collaborazione con Progecta, l’evento formativo dedicato al web marketing turistico avrà luogo presso la Mostra d’Oltremare di Napoli dal 26 al 28 marzo 2015, nella cornice delle Borsa Mediterranea del Turismo.

3 giorni, 12 corsi, 24 ore di formazione volti a formare le agenzie turistiche, fornendo le fondamenta per costruire e ampliare il proprio business attraverso mirate ed efficaci strategie di web marketing.

I seminari e corsi di formazione verranno tenuti da esperti del settore; docenti e relatori, attivi da numerosi anni nel web marketing turistico, proporranno case history e storie di successo, rendendo le lezioni più utili e pratiche possibile.

BMT Napoli Training si prefigge di essere un contributo reale volto a implementare il business delle agenzie turistiche.

Il calendario dei 12 corsi è stato studiato e realizzato per consentire ai partecipanti di assistere alle lezioni secondo le proprie esigenze e desideri. Sarà possibile prenotare un posto per i singoli corsi di maggiore interesse o decidere di assistere a tutti i seminari, acquisendo, in tal modo, una preparazione dettagliata e esaustiva sulle tecniche di web marketing turistico

Di seguito vi proponiamo l’elenco dei corsi a cui è possibile inscriversi:

  • Corso Facebook Marketing: ingaggia nuovi viaggiatori.
  • Corso Facebook Advertising: raggiungi il tuo target ovunque esso sia.
  • Corso Web Reputation: gestisci la reputazione online e scopri cosa si dice di te.
  • Corso Blog e Web Copywriting: incuriosisci il lettore, trasformandolo in viaggiatore.
  • Corso Newsletter e Email Marketing: crea contenuti e offerte interessanti per il tuo target.
  • Corso Web Marketing Territoriale: sfrutta la rete locale e crea strategie ad hoc.
  • Corso SEO e ottimizzazione sui motori di ricerca: fai in modo che sia Google a portare gli utenti da te.
  • Corso Mobile Marketing: sfrutta il potere del marketing a portata di mano.
  • Corso Google Adwords: non vanificare i tuoi sforzi, incontra la domanda.
  • Corso Google Analytics: scopri cosa succede intorno al tuo sito web.
  • Corso di Strategie di rilancio dell’Impresa Turistica: dai una svolta al tuo business e scopri chi sarà il turista del futuro.
  • Corso Visual Storytelling: racconta la tua attività attraverso le immagini.

Per info e prenotazioni visita il sito web http://bmtnapolitraining.com

BMT – Training, Divisione Formazione della Borsa Mediterranea del Turismo,
presenta i Corsi di Formazione organizzati in collaborazione con Estensa web agency, specializzata nel web marketing turistico. Gennaro Guida direttore generale di Estensa presenta l’evento :

” un ciclo di incontri aperto a giovani professionisti che vogliono entrare nel mondo del turismo ed al personale dei tour operator, agenzie di viaggio, settore incoming e ricettivo, organizzato in seminari aventi ad oggetto le nuove tecnologie, il web marketing, i motori di ricerca ed i social network per la promozione dell’ambito Turistico, tenuti da esperti del settore web marketing.”

“Obiettivo dei corsi”, dice Gennaro Guida,  “è quello di informare e divulgare le conoscenze in merito alle enormi potenzialità dei moderni strumenti di marketing e comunicazione e le strategie migliori per trarre grandi vantaggi dai nuovi canali digitali.”

PER INFO : www.bmtnapolitraining.com

La formazione web marketing è fondamentale, in particolar modo per le aziende Retail.

Gennaro Guida, CEO e Manager Estensa e docente alla BMT Training, in questo articolo vi fornirà 10 motivi fondamentali per cui ritiene che sia necessario per le aziende, formare i propri collaboratori.

1. È importante conoscere le opportunità del digital marketing.

Cosa ancor più importante è conoscere i mezzi e capire le strategie da applicare per ognuno di essi.

2. È necessario tuttavia misurare il successo delle iniziative on-line. Infatti, in media il 30-40% delle spese di marketing digitale è inefficace e può essere analizzato attraverso le campagne A/B test.

Le campagne A/B test consentono di scoprire ciò che funziona in una campagna di email marketing e ciò che invece non riesce a portare i risultati sperati. Consente quindi di “aggiustare il tiro” della comunicazione lì dove la campagna non ha portato i risultati sperati.

3. Sempre più consumer trovano prodotti e brand online attraverso i motori di ricerca.

Per essere competitivi e facilmente trovabili dai nostri utenti target sui motori di ricerca, bisogna studiare attentamente l’andamento delle parole chiave utilizzate quando questi ultimi effettuano una ricerca sul web ed ottenere informazioni su tendenze e termini di ricerca sui prodotti.

4. Il sito web va progettato per i propri utenti: usabilità, contenuti, invito alle azioni.

Seppur oggi le strategie di digital marketing soprattutto offsite siano importanti e vadano utilizzate sinergicamente, è pur vero che il sito web aziendale mantiene la sua importanza, anche e soprattutto alla luce dell’avvento di smartphone e tablet.

La navigazione mobile impone una visualizzazione del sito web differente: molto più veloce e responsive.

Inoltre è importante conoscere ed applicare le regole SEO on-page ed off-page utili a posizionare il sito nei motori di ricerca.

5. Ottenere i massimi risultati dai budget stabiliti.

Una volta stabilito il budget, bisogna monitorare, analizzare ed ottimizzare costantemente le campagne Search engine marketing per migliorare il ROI.

6. Dialogare attraverso un blog creando contenuti multimediali.

Costruire un’attività di blogging dove gli articoli pubblicati forniscono risposte alle domande più comuni dei clienti invitandoli all’azione (Call To Action).

7. Creare le conversazioni intorno al brand ed ai prodotti attraverso i Social Media.

L’obiettivo principale delle attività di Social Media Marketing, attraverso i social network, è quello di creare “conversazioni” con gli utenti/consumatori: sfruttare un luogo virtuale per instaurare un rapporto di comunicazione e scambio con i propri clienti, abilitando una vera e propria relazione che riduca, la distanza percepita fra azienda stessa e consumatore.

Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest,  Google+, tutti i canali social vanno utilizzati secondo la strategia più idonea.

8. Convertire il traffico di visitatori web in lead e trasformarli in business.

Creare sempre iniziative ed offerte che spingono alle azioni (CTA) e generano le conversioni.

9. È importante coltivare i contatti attraverso l’email marketing.

Il Direct Email Marketing è efficace in quanto consente di spedire newsletter mirate e pertinenti nonché monitorare i risultati attraverso dettagliati report.

10. È indispensabile essere compatibili ed interagire su tutte le piattaforme mobile.

Tutti gli strumenti del mobile vanno utilizzati per una strategia di web marketing che coniughi perfettamente l’online con l’offline.

– responsive web design
– mobile local search
– qr-code / nfc
– couponing
– apps ios, android

Di questo ed altro ancora si parlerà durante la BMT Napoli Training in programma a Napoli dal 4 al 6 Aprile durante la Borsa Mediterranea del Turismo.

 

Curatore del blog Seogarden, docente area SEO e scrittura persuasiva per il web, Francesco Margherita è co-fondatore e SEO specialist press Gaff Strategy srl.

Nell’intervista, Francesco spiega quali possono essere le strategie SEO più efficaci in un settore altamente competitivo come quello turistico e quali sono le sue esperienza dirette in questo ambito.

Per la SEO il turismo è un campo altamente competitivo, quali sono secondo te le strade per il successo?

Vero, il turismo è un settore ad elevata competizione. Per avere successo in campi così difficili occorrono due cose, qualità dell’offerta e gradualità nell’utilizzo della SEO. Tecniche troppo aggressive di link building possono portare a crescite vertiginose nel traffico web di un portale turistico, salvo poi svegliarsi una mattina e ritrovarsi a terra perché Google si è accorto di schemi di link ripetitivi o peggio di una “campagna acquisti” su siti non proprio di fiducia. I link vanno guadagnati o comunque prodotti in modo da non essere potenzialmente dannosi, altrimenti si finisce con il lavorare 6 mesi a crescere e 6 mesi a riparare una penalizzazione. Rispetto al turismo pensate al “bagno” che sta prendendo Expedia in questo periodo proprio per la gestione scellerata della link building!

Quali sono le tue esperienze in questo settore?

Ho seguito alcuni agriturismi in Toscana più diverse strutture ricettive a Roma. Non ho comunque una grande esperienza specifica rispetto ai grandi portali turistici, ma in ogni caso la più grande differenza con gli altri settori è nell’utilizzo del motore e degli strumenti di Maps e delle tecniche SEO local. Per il resto valgono le stesse regole, comunque diverse per tutti i SEO. 😉

Le tue tecniche SEO più importanti?

Le tecniche SEO che uso più spesso le ho intuite e sviluppate autonomamente ed hanno tutte a che fare con la semantica: algoritmi LSA, LSI, LDA ed utilizzo di co-occorrenze semplici o co-citazioni per lo sviluppo di segnali sociali finalizzati all’allargamento di un campo semantico d’interesse. Sul mio blog, Seogarden, pubblico sempre “tutti” i miei riscontri sia in termini teorici che pratici. Se oggi c’è un po’ di attenzione su di me, è perché qualcuno leggendo il blog ha cominciato ad accorgersi che riesco a posizionare chiavi dalla concorrenza medio elevata senza bisogno di link in ingresso. Nell’era di Penguin, non è una brutta cosa.

Cosa risponderesti ad un cliente che ti dice “voglio essere in prima pagina per la keyword viaggi”?

Solo tre mesi fa avrei risposto che era impossibile, oltre che inutile, perché la parola “viaggi” apre a un universo semantico sconfinato, poco rispondente alle necessità di chi effettua una ricerca su Google. Oggi alla luce dei miei ultimi studi, direi che è possibile ma solo relativamente utile, perché è vero che la parola “viaggi” non intercetta ricerche specifiche, ma allo stesso tempo, pensate a quanto trust passa da Google a un sito che viene ritenuto autorevole per viaggi.

Com’è cambiata la Seo alla luce dell’avvento dei social network?

Facendo un buon lavoro in termini relazionali sui social network si generano riscontri positivi in serp, ma l’effetto dei social network sul posizionamento è solo indiretto. Nel 2013 Searchmetrics pubblicò uno studio sui fattori di ranking in cui osservava che i siti meglio posizionati erano quelli con un più elevato numero di condivisioni, tweet e like in pagina. Non hanno considerato che l’elevato numero di condivisioni fosse in realtà una conseguenza, non la causa del buon ranking in serp. Non avevano compreso cosa fossero davvero i segnali sociali.
Oggi so che l’unico social network con il potere di influenzare direttamente il ranking di un sito su Google è G+. A patto di usarlo, ovviamente…

Francesco Margherita vi aspetta al corso SEO e ottimizzazione sui motori di ricerca alla BMT Napoli Training nei giorni 4 e 5 aprile 2014.

Scopri il programma del corso!

Gli smartphone ed i social network sono oramai diventati (in modo prepotente)  protagonisti del web marketing geo-localizzato.
La stessa natura dei mobile devices  li rende particolarmente interessanti per il marketing: sono oramai  in grado di generare traffico e influenzare le decisioni proprio nel momento in cui il potenziale cliente è intenzionato all’acquisto.

Su mobile è possibile proporre offerte e promo attraverso le tecniche di web marketing geo-localizzato e  di incentivo all’acquisto come il mobile couponing. Oggi, qualsiasi brand,  veicolando il messaggio comunicativo e sopratutto i coupon attraverso  social media, puo’ trarre un enorme  vantaggio dalla frequenza con cui gli utenti accedono da smartphone e tablet sopratutto in mobilità.

In Italia gli utenti che accedono a Facebook da mobile sono oltre i 10 milioni, su un totale di 23 milioni di utenti di cui 15 attivi ogni giorno.

I Mobile coupon generano conversioni 10 volte in più rispetto ai coupon tradizionali ed Il 70% delle ricerche generate da mobile coupon avvengono entro 1 ora dalla ricezione.

Il primo passo per una corretta strategia  di web marketing geolocalizzato è sicuramente l’analisi del territorio  per valutare il potenziale della clientela presente nel  proprio perimetro di azione geografico.

Gennaro Guida Ceo Estensa

L’analisi del territorio è necessaria per pianificare le strategie di comunicazione e i mezzi da utilizzare per raggiungere gli obiettivi posti. L’ubicazione geografica del punto vendita determina il tipo di clientela, la loro fascia di età, lo stile di vita e di conseguenza la richiesta di servizi e/o prodotti.  Conoscere il proprio target è necessario per progettare offerte irresistibili che attirano sia nuovi che attuali clienti.

Passo successivo la scelta dei mezzi. Nel 2013 Facebook ha potenziato gli strumenti a disposizione dei marketer per stimolare le vendite sfruttando le informazioni che il network mette a disposizione. Oltre all’introduzione di Gifts, è possibile creare delle promozioni speciali dedicate ai fan attraverso lo strumento Facebook Offers, al fine di spingere l’acquisto di un determinato prodotto (sia on line che off line).
Mc Donald’s Svezia ad esempio ha incrementato di 1/4 le vendite di caffè e di 1/3 le vendite di colazioni grazie a una Facebook Offers utilizzata da oltre 32mila utenti.
Twitter ha lanciato, in collaborazione con American Express l’acquisto di prodotti attraverso l’inserimento di uno specifico hashtag (parola o frase preceduta dal simbolo “#”) nel tweet. L’utilizzo dell’hashtag per la vendita di prodotti si presta a impieghi interessanti in combinazione con la pubblicità: inserendo l’hashtag stesso nel visual della campagna è possibile indurre l’utente all’acquisto.

Infine  Google AdWords Express che, a differenza del molto più complicato Adwords standard,  rende il collegamento con i consumatori in una determinata zona molto più facile , e può essere completato in pochi minuti, esso raggiunge automaticamente le persone giuste  se sono alla ricerca su computer portatili o telefoni cellulari.

Infine dotarsi di un  Seeding marketing: recensioni su trip advisor in inglese e russo per offrire alla clientela un’esperienza omogenea nella navigazione desktop e quella mobile. Un sito ottimizzato li invoglierà ad interagire direttamente da dispositivi mobili.

Quindi la nuova frontiera della promozione retail e Turismo è Social Local Mobile (SO.LO.MO.) ovvero la strategia basata sugli  annunci locali, un segmento in forte crescita del mondo della pubblicità .

Si parlerà di questo ed altro al BMT NAPOLI TRAINING dal 4 al 56 Aprile 2014 presso la Mostra d’Oltremare Napoli.
info : www.bmtnapolitraining.com

Gennaro Guida
Founder & Ceo Estensa
www.estensa.it

Autori del libro Tourist Experience Design, Maurizio Goetz e Andrea Rossi raccontano in quest’intervista quali sono le caratteristiche del turismo esperienziale e quali saranno i possibili risvolti futuri nel mondo del turismo.

Quali sono gli elementi che caratterizzano realmente il turismo esperienziale?

Il turismo esperienziale rappresenta una possibile risposta alla forte competizione sui prezzi, accentuata dalla comparabilità delle offerte turistiche su Internet ed una modalità più sostenibile e responsabile di valorizzazione del territorio

La prima e più evidente caratterizzazione del turismo esperienziale è la centralità del viaggiatore. I bisogni, i gusti e i desideri dell’utente vengono messi al centro del processo di creazione dell’offerta turistica, che viene sviluppata di volta in volta e che non è più rappresentata unicamente da “pacchetti preconfezionati”

Un forte orientamento al viaggiatore, richiede come si diceva, una profonda conoscenza dei suoi desideri e dei suoi bisogni. Quando si parla di turismo esperienziale non è più possibile, infatti collocare i turisti in macro-categorie di appartenenza, ma occorre definire in modo dinamico segmenti e sotto-segmenti turistici in base alle esigenze che di volta in volta possono essere diverse.

Il designer dell’esperienza turistica è in grado di progettare un’offerta su misura per ciascun segmento e sotto-segmento di viaggiatori, ma il vero giudice sarà il turista, il quale, valuterà se l’offerta che gli viene proposta è per lui realmente significativa.

Qual è il valore aggiunto del turismo esperienziale?

Il valore aggiunto del turismo esperienziale è il forte elemento emozionale che ha un impatto sul ricordo.
Un’esperienza turistica memorabile è toccante, rende felici e suscita una forte emozione, ma occorre sempre tenere presente che l’esperienza è una percezione del tutto personale. Un’esperienza turistica ben progettata può persino arrivare alla trasformazione della persona, contribuendo ad arricchirne la personalità, è coinvolgente ed è inaspettata da un certo punto di vista, ma anche fortemente desiderata.

L’esperienza turistica dà sfogo alle passioni, quindi permette – e questo è il valore per le destinazioni – di differenziare l’offerta in maniera molto particolareggiata rispetto ai bisogni e ai desideri del viaggiatore. Lavorare bene sulla progettazione dell’esperienza turistica è anche la chiave per creare un posizionamento distintivo e difendibile per una destinazione turistica. Questo non è quasi mai il risultato di un processo spontaneo, ma il frutto di un lavoro molto accurato di design dell’esperienza turistica, attraverso la creazione di concept esperienziali turistici che dovranno essere originali e sempre rinnovati.

Com’è cambiato il ruolo del cliente/turista online alla luce dell’avvento dei social network?

Oggi il turista è il Re. E’ sempre più esigente e competente nel confrontare diverse proposte e nel valutare quella per lui più conveniente.
Nessuna offerta può avere sufficientemente successo se non parte dal turista stesso.
In molti casi il viaggiatore si aspetta anche di poter partecipare in modo attivo nel progetto di costruzione del valore. Il ruolo più attivo del turista impone oggi una maggiore rilevanza della proposizione ed una maggiore trasparenza.Tutto ciò rende evidente quanto sia necessaria la capacità di design thinking.
Se appare relativamente facile copiare un sistema di offerta, molto più difficile è comprendere gli elementi più profondi di un concept esperienziale che lavora sulle emozioni, sulle passioni e sullo studio del profilo degli utenti.

Quali sono le nuove esigenze del turista/viaggiatore?

Le esigenze del turista sono oggi sempre più specifiche e dettagliate.
Fondamentale è arrivare allo stile di viaggio desiderato dal turista: il bisogno va declinato per stili e contesti omogenei, ma questo sarà possibile solo attraverso l’ascolto che permette di ottenere quella conoscenza in grado di differenziare il sistema di offerta turistica in base ai diversi gusti di ogni viaggiatore.
Il turista oggi richiede un’offerta personalizzata Il nuovo turismo esperienziale non può prescindere dalla perfetta conoscenza dei sottogruppi in cui si collocano gli utenti. L’analisi delle conversazioni sui social network rende più facile questo processo di ascolto, rispetto al passato.
L’evoluzione dei bisogni e dei gusti del turista è molto rapida e impone di rinnovare costantemente l’offerta turistica che invecchia velocemente anche per effetto dell’imitazione da parte dei concorrenti, sempre più aggressivi.
Il vero fattore critico di successo è dato dalla capacità di ragionare in chiave di design dell’esperienza per
aggiornare ed allineare l’offerta, cercando per quanto possibile di anticipare le tendenze di mercato.

Previsioni per il prossimo futuro: come sarà il turismo nel 2020?

Sarà un turismo ancora più personalizzato, un turismo scelto in un mercato ancora più complesso e caratterizzato da un’ipercompetizione.
Dovrà avere elementi di progettazione ancora più precisi. Un turismo che lavorerà sempre più sugli immaginari, gli stili di vita, sui simboli e in cui la componente fisica sarà sempre più ridimensionata.
Il concetto di turismo si trasformerà da “cosa mi offri” a “come mi fai sentire”.
L’esperienza turistica è rappresentata infatti da un mix di elementi del territorio e di come questi ultimi vengono vissuti dal turista.
Le destinazioni turistiche devono saper arricchire la propria offerta in modo che il turista percepisca un vantaggio esperienziale significativo.

Qual è il ruolo del concept esperienziale rispetto alla comunicazione e allo storytelling?

Il concept esperienziale, non riguarda solo l’esperienza sul territorio, ma anche tutto ciò che viene prima e dopo di questa. Lo storytelling deve essere allineato agli elementi del concept esperienziale proposto.
La capacità di narrare storie significative sono determinanti nell’ influenzare le scelte di consumo anche perché possono rendere familiari e attrattive alcune destinazioni turistiche rispetto ad altre, aiutano le persone a dare un significato alle loro azioni e soprattutto perché hanno un impatto emotivo profondo.
Il concept esperienziale rappresenta il fil rouge dell’esperienza turistica poiché riguarda l’approccio integrato di prodotto, comunicazione, narrazione e memorabilità. Il concept esperienziale ha centralità sulla governance dell’esperienza, sul prodotto, sulla comunicazione online e offline e sull’intera narrazione. E’ l’elemento aggregante di tutto.

Chi vincerà e chi perderà?

Vincerà chi saprà integrare tutti gli elementi dell’esperienza in un ecosistema esperienziale.
L’esperienza sarà totale, riguarderà il territorio nella sua totalità: negozi, alberghi, ristoranti, segnaletica stradale, percorsi. Le destinazioni che cominceranno a lavorare in termini di integrazione avranno un vantaggio competitivo rispetto a quelle che continueranno a ragionare in maniera isolata.
Va ripensata di conseguenza la governance del territorio e i rapporti tra pubblico e privato
Gli operatori pubblici e privati si dovranno integrare in ottica di costruzione di un’esperienza completa e senza soluzione di continuità.

Si è conclusa con enorme successo, la sesta edizione della Borsa del turismo, tenutasi dal 5 al 7 aprile 2013 presso la mostra d’oltremare, nell’ambito della quale  è stata presentata la prima edizione di BMT Training un ciclo di incontri aperto a giovani professionisti che vogliono entrare nel mondo del turismo ed al personale dei tour operator, agenzie di viaggio, settore incoming e ricettivo, organizzato in seminari aventi ad oggetto le nuove tecnologie, il web marketing, i motori di ricerca ed i social network per la promozione dell’ambito Turistico, tenuti da esperti del settore web marketing. I corsi sono stati organizzati da Estensa Web Agency, per la promozione e la divulgazione delle conoscenze in merito alle potenzialità offerte dagli strumenti di marketing della comunicazione 2.0. L’alta affluenza di pubblico registrata  ai nostri corsi, ha evidenziato  il crescente interesse da parte degli operatori del settore di voler comprendere le strategie di comunicazione nel mondo virtuale, perché fondamentali nel successo aziendale.

I corsi proposti agli operatori del settore: “Come trovare nuovi clienti con Google Adwords”, “Territorio e Web Marketing per le Agenzie di Viaggio”, “Ottimizzare il sito web per i motori di ricerca”, “Facebook per il travel online”, “Creare newsletter di successo”, “Scrivere e scrivere bene: il blog per comunicare”.

Considerato il successo riscosso, abbiamo organizzato i corsi di formazione di web marketing turistico presso la  sede di Estensa.

Per maggiori informazioni visita il nostro sito BMT Napoli Training o scrivici a formazione@estensa.it


La Borsa Mediterranea del turismo, presenta i corsi di formazione organizzati in collaborazione con Estensa Web Agency, specializzata nel
 web marketing turistico e con l’agenzia di comunicazione Asit News.

Nell’ambito di BMT che avrà luogo dal 5 al 7 aprile alla Mostra d’Oltremare a Napoli, saranno organizzati dei seminari ad hoc aperti a giovani professionisti intenzionati ad entrare nel mondo del turismo ed al personale dei tour operator, agenzie di viaggio, settore incoming e ricettivo. Obiettivo dei corsi è quello di informare e divulgare le conoscenze in merito alle enormi potenzialità degli strumenti di marketing e comunicazione e le strategie migliori per trarre grandi vantaggi dai nuovi canali digitali. I corsi si svolgeranno nei giorni 5 e 6 aprile 2013 nei padiglioni della fiera presso la Mostra d’Oltremare di Napoli durante lo svolgimento della BMT.
La professionalità e l’elevate esperienza sul campo del Web Marketing Turistico, dello Staff e di docenti assicurano un percorso specialistico ideale per tutti coloro che mirano al miglioramento e all’implementazione dei risultati all’interno della propria Azienda, pianificando una serie di strategie di web marketing volte al raggiungimento degli obiettivi prefissi. Il programma sarà articolato in 6 corsi:

  • Come trovare nuovi clienti con Google Adwords“: comprendere i meccanismi e le logiche alla base delle campagne pubblicitarie attraverso la piattaforma di advertising di Google.
  • Territorio e Web Marketing per le Agenzie di Viaggio“: mettere a fuoco quali sono le potenzialità inespresse del territorio con le strategie di ingaggio dei consumatori grazie alla rete
  • Ottimizzare il sito web per i motori di ricerca“: l’attività di SEO (Search Engine Optimization) analizzata in maniera approfondita e esplicativa per una migliore conoscenza dei motori di ricerca e delle “leggi” che regolano il posizionamento dei siti web.
  • Facebook per il travel online“: il nuovo modo di fare promozione e pubbliche relazioni online per acquisire reputazione, fidelizzare la clientela attraverso il social network più frequentato
  • Creare newsletter di successo“: i segreti per fare attività di direct-mailing con l’invio di messaggi efficaci e personalizzati per la vendita di pacchetti turistici
  • Il blog per comunicare: come fidelizzare ed ingaggiare i clienti“: come presentare i propri contenuti con un corretto blog-style, suscitando la curiosità e l’interesse del navigante- viaggiatore.

I biglietti dei corsi sono acquistabili direttamente on line sul sito www.bmtnapolitraining.com