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Marketing online oppure marketing offline? La nascita del web marketing ha stravolto la classica visione che avevamo del marketing in generale, e ha portato inizialmente ad una netta contrapposizione quasi di sfida tra il marketing classico offline e quello online del tutto anticonvenzionale.

In realtà quando parliamo di marketing online e di marketing offline non facciamo altro che trattare due facce di una stessa medaglia: il marketing è sempre marketing, indipendentemente dal canale utilizzato. E’ tuttavia ovvio che ogni canale utilizzato sottende un certo background formativo specifico.

In generale è insensato pensare di poter ricorrere ad un unico media, in quanto una buona strategia di marketing mira sempre a far interagire i diversi canali in modo tale che l’offline alimenti l’online e l’online potenzi l’offline. I media offline e quelli online hanno ruoli diversi ma complementari: ad un’email seguirà una telefonata, ad una telefonata seguirà una visita al sito e così via…

Quindi è consigliabile fin da subito:

  • Fissare obiettivi coerenti e integrare la comunicazione sia essa fatta per radio, tv o radio. Essa dovrà sempre essere coerente con quella fatta sul web, e ciò sarà tanto più facile quanto più coincidono gli obiettivi strategici online con quelli offline
  • Può essere molto utile sfruttare la “coda lunga” del web realizzando campagne di email marketing per promuovere un’offerta offline oppure un coupon da ritirare nel punto vendita, spingendo così l’utente ad andare al negozio
  • E’ inutile spingere offline un servizio/prodotto se poi cercando su google il servizio/prodotto non è posizionato bene per le parole chiave di interesse
  • Una campagna offline, come una campagna di guerrilla marketing, farà parlare del brand e la presenza dell’azienda sui social renderà più facile non solo gestire il buzz ma anche sfruttarlo a proprio favore

Un’ottimo esempio di marketing integrato è quello realizzato da McDonald’s in Svezia che tramite un’affissione interattiva che consente di giocare usando il proprio smartphone è perfettamente riuscita a sfruttare l’online per potenziale l’offline!

Accedendo con il proprio smartphone ad un sito che usa le coordinate di geolocalizzazione, ogni passante può giocare la partita proiettata sull’affissione interattiva nel bel mezzo della piazza svedese. Ai vincitori viene regalato un omaggio da spendere nel McDonald’s più vicino, mostrando la schermata del proprio smartphone.

Con un po’ di fantasia e una buona strategia di integrazione McDonald’s è riuscita a far recare i partecipanti nella sede fisica della catena.

 

Il social engagement cos’è? La parola engagement in italiano significa coinvolgimento, dunque per social engagement si intende il coinvolgimento che un post sui social è capace di suscitare nell’utente. Il coinvolgimento dell’utente si misura in numeri di condivisioni, retweet, mi piace o commenti, e chi lavora o abbia mai lavorato sui social media sa bene che ottenere il coinvolgimento del proprio target non è sempre cosa da poco.

In genere si cerca di coinvolgere i propri fans o seguaci con diversi espedienti come la condivisione di immagini e video, che rispetto ad un semplice post hanno il vantaggio di essere più diretti ed immediati nella comunicazione del messaggio. Lo stesso vale per i testi brevi ovviamente prediletti rispetto quelli lunghi diverse righe. Un ottimo metodo per ottenere coinvolgimento è anche quello di ricorrere ai contest mettendo in palio un prodotto aziendale.

Proviamo a spiegare perché è importante il social engagement e quali effetti può avere sulle vendite attraverso un’interessante infografica.

 

 

Secondo le statistiche le persone che navigano sul web e possiedono un account facebook sono all’incirca l’85%, e il tempo speso da un utente medio proprietario di un account facebook sul medesimo social è all’incirca il 27% del tempo totale passato a navigare sul web.

Ma il dato che più colpisce è che ben l’84% delle persone presenti su facebook acquistano online. Questo dato è particolarmente interessante in quanto significa che gli utenti facebook sono per la maggior parte potenziali acquirenti del nostro negozio online. A tal proposito una discreta percentuale di responsabili marketing (il 51%) dichiara di aver visto le proprie vendite aumentare grazie ai social, che dunque si ripropongono ancora come utili strumenti di marketing e di engagement.

E’ da questo punto in poi che l’infografica ci mostra quelli che forse sono gli aspetti più interessanti del social engagement. Infatti sempre secondo analisi e rilevazioni di diverse società mondiali, ben l’81% delle persone sono influenzate nelle decisioni d’acquisto dai messaggi degli amici sui social. Questo dato è probabilmente uno degli aspetti fondamentali per cui il social engagement può essere oggi ritenuto un nuovo modo per vendere. Inoltre decisamente alta è la percentuale di persone (il 74%) che prima di effettuare l’acquisto di un determinato prodotto, visitano il canale social dell’azienda.

In pratica il processo di acquisto si svolge più o meno in questo modo: il 62% degli utenti facebook leggono i commenti che gli amici lasciano sui prodotti, il 75% di questi poi cliccano per andare sul sito poiché ritengono sicuro e veritiero il commento dell’amico perché:

  • è una persona che conoscono direttamente e già questo basta ad infondere una certa sicurezza nell’utente
  • il giudizio sarà agli occhi dell’utente completamente disinteressato per il semplice fatto che proviene da una persona estranea alle dinamiche aziendali

Dulcis in fundo, ben il 52% degli utenti che giungono in tal modo sul sito finiscono per effettuare un acquisto!

Dunque sembra proprio che il reale valore di un account social sia dato più dal suo social engagement che non dal numero di fans, non credete?

Mobilegeddon, l’importante algoritmo di Google che valuta con nuovi criteri di indicizzazione dei siti mobile. Da oggi è importante avere il proprio sito anche “MOBILE FRIENDLY” per non essere penalizzato in futuro.

Il 21 Aprile 2015 sarà una prima fase di aggiornamento che non smentisce le logiche di mercato e di servizio di Mountain view, dare sempre la giusta “SERP” a qualsiasi domanda posta dagli utenti prendendo in considerazione le nuove modalità degli utenti che confermano l’enorme crescita delle ricerche su Google da dispositivi Smartphone e Tablet.

Ma cosa serve per ottenere un sito Mobile ?

Per essere “Mobile-Friendly” ed essere presente nelle nuove M-SERP del Motore di Ricerca sarà necessario avere una Velocità di caricamento nei parametri richiesti, la Responsività ovvero l’adattamento della navigazione rispetto al display del dispositivo mobile, la semplicità nello scorrimento da una news ad un’altra, l’usabilità in termini di user interface e la dimensione dei caratteri.

Google ha messo a disposizione uno strumento per valutare i parametri di accessibilità e velocità di accesso da mobile :

il page speed insight visibile all’idirizzo : https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/.

Sia ben chiaro, Google non penalizzerà  i siti che non hanno una versione Mobile, ma darà precedenza ai siti web che offriranno nel complesso una User Experience migliore rispetto agli altri, che risulteranno  più adatte a fornire risposte più omogenee alle ricerche fatte dagli utenti.

In ogni caso la nostra Web Agency www.estensa.it  è disponibile ad una analisi del vs. sito web basta prenotare la consulenza del tutto gratuita compilando il modulo https://www.estensa.it/servizi/contatti

Gennaro Guida
Ceo & Managing Director
Estensa.it

L’e-commerce cresce con tasso costante in Italia, e si accinge anche a conquistare i social network. Dopo l’introduzione del famoso pulsante “compra” su twitter, è poi arrivato anche il momento di facebook.

Purtroppo limitarsi a creare una pagina facebook per poi pubblicare categorie di oggetti e prodotti con uno slogan accattivante comporta ben pochi risultati dato che facebook riconosce i link pubblicitari e tende a dargli meno visibilità. L’ e-commerce su facebook è un progetto tutt’altro che semplice che va ben studiato e realizzato.

E-commerce Facebook: creare una tab

Per ottenere il massimo delle conversioni sul proprio e-commerce da facebook, esistono dei sistemi come shopify o applicazioni analoghe che oltre a permettere ad un imprenditore con pochi fondi a disposizione di aprire il proprio business online, facilita anche l’accesso di un utente facebook al prodotto direttamente dalla propria pagina fan tramite l’apposita tab.

Dunque primo passo per riuscire a vendere su facebook è installare un’applicazione di e-commerce, poi accompagnare il prodotto con una bella foto, da pubblicare anche su instagram taggando marchi o persone che possano esserne appropriati testimonial.

E-commerce Facebook: app per coupon e sconti

Altrettanto utile al fine di aumentare le conversioni è dotarsi di un’applicazione che informi gli utenti su eventuali coupon o sconti. A tal fine si può ricorrere anche allo strumento Offerte di Facebook, che con metodo analogo alle inserzioni, pubblica offerte e sconti esclusivi per i propri fan, attraverso una veloce e intuitiva procedura.

E-commerce Facebook: Advertising

Molto utile è anche l’attività di Advertising rivolta al target di persone in linea con gli utilizzatori del proprio prodotto, magari ricorrendo anche al retargeting che procura sempre ottimi risultati in termini di ROI.

E-commerce Facebook: Immagini

Le immagini sono molto utili in ottica di vendite, devono essere accattivanti, non sgranate e  sembra che siano più efficaci quelle il cui messaggio è abbastanza chiaro senza bisogno di ulteriori chiarimenti.

E-commerce Facebok: spedizione

Un ottimo metodo per aumentare le conversioni è anche ricorrere alla spedizione gratuita perché dà effettivamente la sensazione all’utente di risparmiare molto sul prodotto, e offrire la spedizione gratuita per un tempo limitato, 2 ore o 2 giorni, può essere effettivamente produttivo.

E-commerce Facebook: offerte a tempo

Nella stessa ottica vanno inserite le offerte a tempo. Offrire il 20% di sconto ai primi 100 contatti raggiunti in una settimana può davvero scatenare l’interazione e aumentare le vendite.

E-commerce Facebook: gift card

E infine non poteva mancare la gift card. Vendere su facebook una gift card per premiare un utente che ha speso una certa cifra o che ha dimostrato di essere fedele al marchio, è un ottimo stratagemma per fidelizzare l’utente ma anche incentivare le conversioni

Se ti interessa approfondire l’argomento e scoprire le tecniche più appropriate per migliorare il tuo ecommerce, partecipa al nostro corso di e-commerce strategies.

Esiste un galateo anche nel mondo del social media marketing, anche se non si trova stampato da nessuna parte, ma c’è ed è bene conoscerlo se si vuole conquistare il proprio target con questo mezzo. Il galateo del social media marketing è frutto della pratica e del buon senso, entrambi molto importanti soprattutto quando si parla in nome di un marchio aziendale.

Vediamo insieme i punti principali del bon ton sui social.

  • Evitare di postare troppe volte al giorno

Come in ogni cosa, gli eccessi non sono mai consigliati. Postare troppe volte, a brevi intervalli di tempo significa letteralmente “bombardare” di informazioni il proprio target, e ciò potrebbe comportare una certa perdita di “mi piace” o di “seguaci” sulla pagina social.

  • Non mettere i mi piace ai propri post

Non è certo una buona abitudine mettere like ai propri post, perché ciò potrebbe mandare agli utenti un messaggio sbagliato del tipo “siamo alla ricerca disperata di una qualche interazione”. Per lo stesso motivo è sconsigliabile anche richiedere commenti o condivisioni ai propri utenti.

  • Non esagerare con gli hashtag

A meno che non si tratti di Instagram, su quasi tutti gli altri social abbondare di tag può essere controproducente perché l’utente verrà facilmente distolto dal contenuto del messaggio.

  • Chiedere il permesso prima di taggare

prima di taggare qualcuno su una foto bisognerebbe chiederne il permesso e allo stesso modo, non bisogna mai taggare persone che non sono legate al post in questione.

  • Rispondere agli utenti

E’ buona regola online ma anche offline, rispondere prontamente ai clienti, nei commenti o per messaggi privati. Ciò permette di fare un’ottima impressione all’utente.

  • Non esagerare con le promozioni

E’ la cosiddetta regola dell’80/20. Non bisogna mai essere troppo autoreferenziali e per questo è buona maniera che l’80% dei contenuti siano informativi o di svago e solo il 20% promozionali

Se ti interessa approfondire l’argomento partecipa al nostro corso di Social Media Marketing.

Quando si voglia conquistare i social network con appropriate ed efficaci strategie bisogna prima di tutto definire una strategia di comunicazione adatta al proprio target e al prodotto/servizio offerto. Dunque una delle primissime domande che ognuno di noi si ritrova a dover rispondere, è sicuramente “Cosa pubblicare?”.

Tuttavia, è anche vero, che oltre al “cosa” pubblicare, molto importante è anche avere ben chiaro il “quanto”. Occorre in primis sfatare la convinzione che postare con maggiore frequenza aumenti la visibilità dei propri post: ciò non solo non è affatto vero, ma, per di più, può essere facilmente controproducente poiché chi è per gran parte della giornata presente su facebook, cioè coloro che sono gli utenti per noi più importanti, verranno letteralmente inondati dai nostri post.

E’ vero che non esiste una regola esatta di quanto sia giusto postare, molto dipende dalla tipologia di business svolto. Per esempio se la propria attività è stagionale è normale che il numero di post pubblicati aumenti nel periodo di attività, così come è concepibile un maggior numero di post giornalieri per un quotidiano.

Ma se il “quanto” postare varia in base al business svolto, è vero che cambia anche in base al social utilizzato.

Facebook: quanto postare?

Per il social più popolare, anche solo 2 post al giorno possono bastare per mantenere una giusta interazione sulla pagina. Non è invece consigliabile postare più di due post al giorno, salvo le eccezioni dette prima, per evitare di “assillare” i fans.

Twitter: quanto postare?

Forse Twitter è il social per cui è più difficile individuare l’esatto numero di post giornalieri da pubblicare. Tuttavia, sembra condivisa l’idea che il coinvolgimento degli utenti si riduca dopo il terzo tweet, dunque possiamo fissare a tre il numero ideale di tweet al giorno.

Instagram: quanto postare?

Anche per il social di fotografie più famoso il numero ideale di post si riduce a 2, proprio come per Facebbok. Forse ancora  di più per Instagram vale la regola assoluta di non esagerare.

Pinterest: quanto postare?

Pinterest sembra ad oggi l’unico social ad andare controcorrente! ebbene sì, perché in questo caso sembra proprio che più si pubblica più cresce la popolarità e quindi il successo del profilo. Dunque in media possiamo fissare a 5 i post giornalieri ideali per questo social!

Google Plus: quanto postare?

In casa Google la “costanza” sembra farla da padrone. Secondo le ultime statistiche ciò che conta per questo social è essere costanti nella pubblicazione dei post: non apporta valore aumentare il numero dei post pubblicati ma neanche ridurli. Il numero ideale di pubblicazioni è 3 post al giorno.

Linkedin: quanto postare?

Per Linkedin basta un unico post al giorno, anzi meglio non superare questo limite e pubblicare sempre durante la settimana nell’orario lavorativo, che poi sembra essere un po’ per tutti i social il momento di maggior audience.

Se ti interessa approfondire l’argomento e scoprire le tecniche più appropriate su come postare sui social, partecipa al nostro corso di Social Media Marketing.