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Il 24 Ottobre la notte bianca del Vomero verrà illuminata dalla luce della musica e di tutti i valori positivi che porta con sé, in primis il rispetto per la legalità.
Come ogni anno, anche stavolta Estensa collabora all’organizzazione della programmazione degli eventi che si svolgeranno in Piazza Muzii. Infatti, in occasione della manifestazione “Alla luce della Notte – Notte per la legalità” andrà in scena “LEX THE MUSIC PLAY”, un evento poliedrico organizzato da EventPuntoOrg in partnership con Estensa che, tra musica e spettacolo, si pone l’obiettivo di avvicinare giovani e adulti al mondo della Giustizia e portarli alla riflessione su temi sociali che stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore come bullismo e cyber-bullismo, droga, violenza negli stadi, gioco d’azzardo, usura, corruzione pubblica e mitizzazione di comportamenti devianti. Tematiche di estrema importanza che però vengono affrontate, come un dialogo-incontro con autori, registi, attori e specialisti del settore, sotto la luce “leggera” della musica. Dal pomeriggio fino a notte saranno tanti gli spettacoli di danza e musica che faranno da cornice a dibattiti e incontri su temi sociali.
Chiude la manifestazione Lex Music Dance, il DJ set di Genny Guida che riempirà la piazza delle più amate sonorità dance degli anni ‘70 e ‘80 che coinvolgerà tutti i partecipanti in un vorticoso mood vintage a cui sarà impossibile resistere.

A seguire il programma dettagliato:

1) KIDS PER LA LEGALITA’
Esibizioni degli alunni ed estrazione dei giochi da tavolo di Giochi Uniti
17.00 SCUOLA PISCICELLI
17.30 SCUOLA MINUCCI
18.00 SCUOLA 84° CIRCOLO E.A. MARIO
18.30 SCUOLA MAIURI
19.00 SCUOLA D’OVIDIO NICOLARDI

2) BULLISMO E CYBER BULLISMO: UNA PIAGA SOCIALE
19.40 APPROFONDIMENTO SUL BULLISMO AL VOMERO­-ARENELLA, UN CONFRONTO ALLA PRESENZA DI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E FORZE DELL’ORDINE 20.00 SPETTACOLO DI DANZA MODERNA

3) DJSET & VIDEO SHOW: MESSAGGI EDUCATIVI CONTRO LA DROGA E L’ALCOLISMO
20.10 DJSET ROBERTO NATALE
21.00 DJSET BRUNO BARRA “ DJ ANTIDROGA ”

4) I DIRITTI DEI CITTADINI // USURA // GIOCO D’AZZARDO
22.00 INTERVISTA SUI DIRITTI DEI CITTADINI ASSOCIAZIONE CONSUMATORI
22.05 INTERVISTA SUL FENOMENO USURA
22.10 INTERVISTA SUL GIOCO D’AZZARDO ASSOCIAZIONE IL DADO
22.25 SPETTACOLO DI DANZA

5) NO VIOLENCE LIVE SET
22.30 SPETTACOLO LIVE MUSIC MARTINA STRIANO & SOUL TOWN BAND

6) LEX MUSIK DANCE
00.00 DJSET ANNI 70/80 ­ DJ GENNY GUIDA ­ VOCALIST RAMONA

Ci riempie di orgoglio partecipare a iniziative di promozione sociale per la nostra città. Un’occasione per mobilitare le coscienze e richiamare valori di giustizia e impegno con spirito gioioso: valori a cui ci ispiriamo ogni giorno nel nostro lavoro.

Turismo: innovazioni e prospettive nel “Destination Management”
Pratiche e scenari per la costruzione della destinazione turistica Campi Flegrei
Lunedì 19 ottobre 2015 – ore 17,30
Traversa Solfatara, 3 Pozzuoli (Napoli)

Lo sviluppo di una moderna destinazione turistica è un continuo processo di coordinamento e attivazione di servizi, competenze e strutture per supportare la comunità di accoglienza ad offrire esperienze di qualità per i visitatori e migliorare il benessere dei residenti.

Il Destination Management si basa su un processo complesso e dinamico di pianificazione strategica che integra il turismo con le altre filiere produttive e con le aspirazioni sociali, economiche e ambientali di una comunità. La configurazione, all’interno di questo processo, di un sistema di offerta innovativo e sostenibile richiede la gestione e l’ibridazione di diverse componenti ma, soprattutto, la capacità di elaborare dei contenuti con delle modalità che siano in grado di intercettare i desideri di persone che hanno un bagaglio culturale,tradizioni e linguaggi diversi dai nostri.

MicroHUB Flegreo (by Progetto Uomo onlus), in continuità con il Laboratorio di co-progettazione ”Il turismo che vogliamo” (Work Shop di quattro incontri che si sono svolti da ottobre a novembre 2014) e per approfondire lo sviluppo di un modello di attrattività territoriale propone un momento di riflessione e analisi su queste tematiche, facendo dialogare una serie di protagonisti del sistema turistico locale e nazionale per individuare gli scenari, le pratiche e le competenze con cui confrontarsi per avviare un corretto ed efficace processo di costruzione della destinazione turistica Campi Flegrei.

Scarica il flyer dell’evento : Crosslab_19ott

E’ ufficiale da domani, venerdì 9 ottobre, in Spagna e in Irlanda al posto del semplice like faranno capolino le reactions di Facebook!

La nuova funzione sarà in prova solo in questi due Paesi e se il test funzionerà approderà in seguito in tutto il mondo. Dunque non più il solo mi piace ma ben 6 differenti emozioni tra cui l’utente può scegliere per esprimere con maggior precisione il proprio punto di vista e il proprio parere su uno status.

La nuova funzione di Facebook si chiama Reactions ed è molto di più del semplice pollice verso il basso che tutti temevano. Tenendo premuto il tasto like apparirà una barra con ulteriori 6 icone esprimenti diverse emozioni: l’amore, la risata, la felicità, lo shock, la tristezza e la rabbia.

La funzione Reactions aumenterà i commenti e il dibattito e permetterà di misurare in modo più dettagliato le reazioni degli utenti ad una foto, ad un video e ad uno status, grazie all’indicazione sotto ogni icona del relativo conteggio. Mark Zuckerberg con questa nuova funzione introduce un modo per “misurare” le emozioni che per le aziende può rivelarsi particolarmente interessante al fine di approfondire la conoscenza del proprio target.

 

reactions facebook

 
 

Perché la scelta di Spagna e Irlanda

Questi due Paesi sono stati scelti perché contano un numero limitato, e quindi decisamente gestibile, di iscritti  e parlano due delle lingue più parlate sul social network e nel mondo: l’inglese e lo spagnolo. La scelta di due Paesi in cui vengono parlate lingue differenti non è un caso, in quanto si vuole vedere come saranno usati i simboli in base alle tradizioni e alle differenze culturali che potrebbero portare a diverse interpretazione di una stessa icona.

 

Da dove nasce l’esigenza di più emoticon oltre al like

Diverse sono le situazioni in cui un semplice like appare fuori luogo o non propriamente adatto ad esprimere la nostra opinione, come nel caso di una tragedia o un dispiacere. Il “mi piace” in questi casi fuori luogo, finora è stato sostituito  da commenti più appropriati, ma in una società sempre più mobile e quindi sempre più intenta a scorrere la home di Facebook mentre va a lavoro o fa spesa, la soluzione risultava alquanto scomoda. Per questo si è deciso di introdurre la possibilità di esprimere il proprio stato d’animo in modo più dettagliato e certamente più rapido.

 

Nessun tasto “Non mi piace”

Non sembra invece andar giù il tasto “non mi piace” a Mark Zuckerberg che non vuole assolutamente trasformare Facebook in un forum dove gli utenti votano sì o no ai post degli altri incentivando così le polemiche e il giudizio ma soprattutto scoraggiando la libera espressione degli iscritti che è ciò che più interessa a chi si iscrive a Facebook e che ne ha anche consacrato il successo.

Erano gli anni ’80 quando una nuova strategia di comunicazione iniziò in modo originale e nient’affatto convenzionale a catturare l’attenzione del pubblico: era il guerrilla marketing che muoveva i suoi primi passi. Oggi i più grandi marchi come Volkswagen e Coca Cola ricorrono a questo tipo di marketing non convenzionale per promuovere in modo avvincente i propri prodotti e conquistare il mercato.

L’idea della guerrilla nasce dall’insieme di tante piccole azioni coordinate che partendo dalla conoscenza delle teorie del marketing tradizionale, cercano nuovi canali per comunicare con il cliente e convincerlo a visitare il sito o lo show room e a consigliarlo ad altri.

Difatti il guerrilla marketing ha non solo cambiato il modo di comunicare con il pubblico ma anche stravolto le normali regole di base. Alle famose 4P del marketing se ne sono aggiunte altre 4: penetrazione del mercato, permesso, personalizzazione e professionalità.

  • penetrazione del mercato

A differenza dei tradizionali canali di comunicazione il guerrilla marketing riesce a penetrare nel mercato come nessuno strumento di marketing ha fatto prima. Entra nella vita delle persone, per le strade che percorrono per andare a lavorare, nei bar dove prendono il caffè e li coinvolgono totalmente, penetra in modo diretto nella città e incontrando la gente in modo provocatorio e spiazzante.

  • permesso (permission)

Il guerrilla marketing, per il suo stesso modo di essere, è un tipo di comunicazione basata sul permesso del consumatore di comunicare con lui. Il consumatore non è obbligato ad assistere ad un’attività di guerrilla, come per esempio per gli spot in tv, il consumatore decide di assistere a tale attività. Perché? I motivi sono diversi, perché lo colpisce, ne attira l’attenzione in strada, lo incuriosisce, lo diverte. Ciò ovviamente garantisce una maggiore attenzione al messaggio trasmesso.

  • personalizzazione

La personalizzazione è alla base di una buona attività di guerrilla. Si sceglie un luogo, si individuano gli articoli aziendali più adatti, si sfrutta l’arredo urbano, ogni dettaglio viene personalizzato in base al messaggio che si vuole trasmettere

  • professionalità

L’efficacia di una campagna di guerrilla marketing dipende molto dalla professionalità con cui viene realizzata e con cui genera viralità, indipendentemente dalla qualità dell’idea di base. Infatti lo scopo principale non è solo sorprendere ma essere visibili al più ampio gruppo di persone.

 

E’ difficile dire cosa determini il successo di un’attività di guerrilla marketing rispetto ad un’altra, la particolarità che lo contraddistingue è che questo tipo di comunicazione mira a raggiungere obiettivi convenzionali come le vendite e il profitto tramite tecniche non convenzionali. Secondo P. Kotler, il guerrilla marketing non è altro che il vecchio passaparola. In effetti il successo di una campagna di guerrila si articola proprio nell’alternarsi di queste tre fasi: colpire, conquistare e far parlare di sè.

 

Guerrilla Marketing i principi base

Pur essendo imprevedibile la buona riuscita di una campagna potrà senza dubbio essere d’aiuto puntare su alcuni principi base che sono: la presenza sul maggior numero di media possibili, accompagnata da un’attività costante di monitoraggio e individuazione di nuovi strumenti da considerare; l’energia, tanta energia da impiegare perché una campagna di guerrilla è un marketing continuo, no stop; il network dato che, come per ogni passaparola, le relazioni sono fondamentali; il rispetto prima di tutto quindi mai offendere il consumatore o lasciarsi andare ad attività troppo aggressive; la regolarità delle azioni, di fatto bisognerebbe iniziare le attività di guerrilla al nascere dell’impresa e mai smettere finché essa esiste, ma senza dubbio riscuoterà un altrettanto decoroso successo anche una campagna relativa ad un singolo evento.

 

Forse il guerrilla marketing andrà sempre più affermandosi nell’orizzonte della pubblicità o forse avrà vita limitata a causa della probabile assuefazione del consumatore a messaggi che prima ne catturavano l’attenzione, ma ciò che conta è che oggi ha riportato alla ribalta la centralità del cliente e l’importanza di una comunicazione a 360° che negli ultimi anni erano state per alcuni versi trascurate.